Le aziende pubbliche e private che occupano oltre 50 dipendenti sono tenute a redigere almeno ogni 2 anni un rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile in ognuna delle professioni ed in relazione allo stato di assunzioni, formazione, promozione professionale, livelli, passaggi di categoria o di qualifica, intervento CIG, licenziamenti, prepensionamenti e pensionamenti, retribuzione effettivamente corrisposta.
La denuncia è finalizzata al monitoraggio e alla rilevazione della condizione dei lavoratori (uomini e donne) nelle realtà lavorative ai sensi dell’art. 46, D.Lgs. 198/2006. Qualora, nei termini prescritti, le aziende non trasmettano il rapporto, la Direzione regionale del lavoro, previa segnalazione della Consigliera e del Consigliere di parità, invita le aziende stesse a provvedere entro 60 giorni. In caso di inottemperanza si applica la sanzione amministrativa da € 516,46 a € 2.582,28. Qualora l’inottemperanza si protragga per oltre 12 mesi, è disposta la sospensione per 1 anno dei benefici contributivi eventualmente goduti dall’azienda.
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro verifica la veridicità dei rapporti e, in caso di rapporto mendace o incompleto, è prevista l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da € 1.000 a € 5.000.
Al momento, tuttavia, non è ancora disponibile sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il modulo online utilizzabile per la compilazione e la trasmissione del rapporto sulla situazione del personale maschie e femminile relativo al biennio 2022/2023 in scadenza il 30.04.2024.
Per approfondimenti, consultare la Circolare disponibile in allegato per gli Associati FIAP abilitati ad accedere all'area riservata del sito.