
Il 9 novembre scorso il Segretario Generale Alessandro Peron, in rappresentanza della FIAP, è stato audito alla IX Commissione Trasporti della Camera, in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del codice della strada.
Riportiamo di seguito la trascrizione dell’audizione redatta da InfoParlamento:
Il Segretario Generale Alessandro Peron, ha dichiarato quanto segue: Fiap segue con interesse la normativa in questione. Quando si parla di sicurezza bisogna partire da un ragionamento più ampio, partendo dall’art. 17, propone: necessità di dare maggior impulso sulla corresponsabilità della filiera della logistica, in caso di gravi infrazioni del decreto 186/2005 ci dovrebbero essere un controllo sulla corresponsabilità della committenza, sulla sicurezza stradale va coinvolto chi oggi acquista i servizi di trasporto esclusivamente per una valutazione di prezzo senza valutare la sicurezza; andrebbe approfondita la materia dei controlli su strada per i veicoli pesanti soprattutto verso quegli aspetti che possono influire sulla concorrenza sleale, quindi aumentare i controlli con aumento di veicoli pesanti stranieri; evitare la proliferazione dei provvedimenti territoriali, ad esempio Milano, è importante avere una regolamentazione uniforme mentre la fuga in avanti di alcune Istituzioni locali porta a dover allestire veicoli diversi a seconda del territorio; sulla digitalizzazione ed efficientamento della motorizzazione, quindi revisione dei veicoli e i controlli sulla verifica della regolarità delle imprese della logistica, si tratta di obiettivi del ddl sulla sicurezza stradale; sul tema dell’installazione dell’alcol lock, il settore già prevede la politica di alcol zero oltre all’utilizzo della doppia patente a uso privato e professionale, chiede attenzione sul fatto che il datore di lavoro può non sapere se far utilizzare al proprio dipendente un veicolo o meno, chiede anche se è necessario installare l’alcol lock su tutti i veicoli ricordando che i veicoli non sono assegnati ad un conducente soprattutto nelle aziende più strutturate, quindi chi paga il costo dell’alcol lock, tentando di volere evitare che sia poi un giudice a decidere chi deve usare il mezzo. Invierà una memoria alla Commissione.
Domande dei Deputati:
- L’On. Russo (FdI), ha argomentato che sia più facile commettere infrazioni con il mezzo del lavoro e il distinguo tra le patenti personali e quella lavorativa. Chiede come si può risolvere tale problematica, vedi occupazione suolo pubblico per carico e scarico merci, che l’infrazione vada su quella personale o su quella professionale.
- L’On. Iaria (M5S), sul tema dell’angolo cieco essendo la maggior causa degli incidenti stradali per i mezzi di grandi dimensioni, 4-5% dei mezzi circolanti in ambito urbano, se ci fosse una legge nazionale sul tema anche le norme locali sarebbero maggiormente uniformi. Chiede quale proposta hanno gli auditi.
- L’On. Casu (PD-IDP), il distinguo tra patente personale e professionale, come si devono considerare le persone che presentano tale situazione; bisogna capire bene chi è responsabile e chi deve pagare, stesso discorso per l’angolo cieco, se ci sarà uno strumento sarà utile averlo installato; chiede come intervenire sulla digitalizzazione per le revisioni e la motorizzazione.
- L’On. Maccanti (LEGA), ha argomentato sulla questione delle revisioni, avendo modificato l’art. 80 del codice della strada chiede cosa può essere modificato.
Replica:
Il Segretario Generale Alessandro Peron, ha sottolineato il tema della digitalizzazione, prioritaria, l’albo dell’autotrasporto ha investito per fare controlli direttamente dal centro perché le motorizzazioni non sono riuscite a verificare la regolarità delle imprese, digitalizzare le motorizzazioni significa rendere il comparto più sicuro e regolare, che ha un impatto forte sulla sicurezza. Sugli angoli ciechi, non ha nulla in contrario con l’installazione di dispositivi, da una parte vanno resi più sicuri da una parte e dall’altra vanno resi maggiormente responsabili i ciclisti che devono capire che un veicolo pesante ha una dinamica diversa e superarlo sulla destra significa fare una infrazione del codice della strada. Al momento non ci sono prodotti omologati dal Ministero, quindi non si può andare ad installare un dispositivo diverso a seconda della provincia nella quale sta guidando il vettore, è necessaria una norma nazionale e tale tematica va discussa in ambiti come quello della Commissione Trasporti. La Fiap non è contraria a risolvere la questione degli angoli ciechi, ma è contraria ad avere una legislazione differente sui territori perché si rende difficile il lavoro imprenditoriale e investire per stare in regola con il codice della strada.
In allego la memoria depositata dalla nostra Federazione.